La sciatalgia o sciatica è una sensazione di dolore che trasmette al cervello il nervo sciatico. È un nervo motorio e sensorio, il più grosso nel corpo umano (grosso come un dito!), che origina dalle ultime due vertebre lombari e dal sacro. Innerva la maggior parte dei muscoli dell’arto inferiore. Il dolore deriva da un’infiammazione o da un’irritazione del nervo stesso e si avverte a volte solo nella parte bassa della schiena e/o al gluteo, ma molto spesso si irradia lungo la coscia, posteriormente al ginocchio e fino al piede. Il dolore acuto può essere molto invalidante per la persona, peggiorato con la posizione seduta e in piedi, spesso persistente anche a riposo. Oltre al dolore, i sintomi frequenti che si avvertono alla parte bassa della schiena, al gluteo e lungo la gamba sono: fitte, bruciore, formicolio e parestesie. Di solito i sintomi sono solo da un lato del corpo (ma possono essere anche bilaterali) e il sito del dolore può aiutare a determinarne la causa.
La sciatalgia è tipicamente causata dalla compressione della radice del nervo spinale a livello lombo-sacrale da parte di un’ernia del disco o da irregolarità ossee delle vertebre lombari, come osteoartrosi e spondilolistesi (scivolamento di una vertebra sull’altra). Anche una malattia infiammatoria o una frattura vertebrale dovuta all’osteoporosi o ad un trauma possono compromettere la fuoriuscita dei nervi lombari ed essere la causa del dolore.
Esistono altre condizioni che pur non essendo vere e proprie lesioni del nervo sciatico ne mimano il dolore. Un esempio che si incontra abbastanza spesso è la contrattura del muscolo piriforme che comprime o irrita il nervo sciatico. Il muscolo piriforme origina dal sacro e si inserisce nel grande trocantere nell’anca; il nervo sciatico gli passa attraverso e qualsiasi alterazione nella mobilità del sacro o dell’anca influenzerà il piriforme e indirettamente lo sciatico.
Anche un’aderenza locale del nervo sciatico nel suo decorso può provocare fastidio e dolore. Le problematiche uro-genitali (vescica, prostata, utero) possono causare la mancanza di mobilità della piccola pelvi e del sacro.
Oltre alle disfunzioni del bacino, ci possono essere disfunzioni a distanza come quelle craniche che attraverso le membrane e le fasce influenzano la mobilità del sacro e quindi hanno un impatto indiretto sul nervo sciatico.
L’osteopatia può essere risolutiva in tutti questi casi, perché l’osteopata cerca l’origine del problema rimuovendo le restrizioni e ripristinando la mobilità delle articolazioni e dei tessuti.
Dopo un’anamnesi approfondita, il tuo osteopata farà un insieme dei test ortopedici ed eseguirà la palpazione accurata dei tessuti per determinare dov’è la sede della compressione o irritazione del nervo sciatico e se si tratta di una vera sciatalgia o qualche condizione che la mima (pseudo sciatica). L’osteopata non si limiterà a risolvere il problema locale – il sito del dolore, ma valuterà la funzionalità dei vari sistemi corporei (muscolo-scheletrico, viscerale, cranio-sacrale, fasciale, fluidico). Analizzerà la postura, valuterà la mobilità della colonna vertebrale nel suo insieme, del bacino, degli arti inferiori ecc. per determinare l’origine del problema – cosa ha portato la zona lombo-sacrale a non lavorare in modo ottimale e quindi a far sorgere la sciatalgia.